La ricostruzione del legamento crociato anteriore (ACL) è una delle procedure più comuni eseguite dai chirurghi ortopedici specialisti in traumatologia sportiva, con circa 130.000 casi all’anno solo negli Stati Uniti. Sebbene i risultati della ricostruzione dell’LCA con le tecniche attuali siano generalmente buoni, rimane un sottogruppo di pazienti che non ritornano ai livelli ottimali dopo l’intervento chirurgico, a causa di complicanze come l’insufficienza del trapianto e l’instabilità persistente del ginocchio. Le ricostruzioni del LCA isolate hanno riportato percentuali di fallimento dall’1,8% al 14% . Inoltre, fino al 25% delle ricostruzioni del LCA hanno riportato un certo livello di instabilità rotazionale residua, nonostante le procedure tecnicamente appropriate.
La presenza di una percentuale di casi con instabilità residua dopo ricostruzione del LCA ha portato i chirurghi ortopedici alla ricerca delle possibili cause di fallimento, e questa ricerca ha portato ad un crescente interesse nella comunità ortopedica allo studio della funzione biomeccanica del legamento antero-laterale la cui lesione si è visto avere un ruolo importante nella stabilità articolare del ginocchio.
Di recente, Claes ha identificato l’ALL in uno studio anatomico come una struttura distinta del compartimento laterale del ginocchio. Storicamente, le prime osservazioni di ALL possono essere accreditate all’anatomista francese Paul Segond che, nel 1897, riferì di una “fascia resistente fibrosa perlacea” che mostrava estreme tensioni sotto eccessiva rotazione interna, causando infine una frattura da avulsione a causa di un grave stress rotazionale. L’esame successivo rivelò che la “frattura di Segond” era un segno indiretto di una lesione del LCA. Nel 1976 Hughston descriveva il ” terzo medio del legamento capsulare laterale ” come ” tecnicamente forte ” e come un ” maggiore supporto statico laterale a circa 30 ° di flessione, attaccandosi prossimalmente all’epicondilo laterale del femore e distalmente al margine dell’articolazione tibiale.
Il legamento antero-laterale, in sintesi, può essere considerato come una struttura fibrosa che ha origine dall’ epicondilo femorale laterale fino alla tibia prossimale anterolaterale.
La lesione associata dell’ ALL è possibile durante un evento traumatico distorsivo. Uno studio che ha valutato l’ALL con imaging a risonanza magnetica di soggetti sottoposti a ricostruzione del LCA ha rilevato che il 78,8% delle ginocchia ha dimostrato alterazioni concomitanti di questo legamento. Sono stati condotti numerosi studi biomeccanici che hanno esaminato il contributo dell’ALL al mantenimento della stabilità del ginocchio in quanto vincolo secondario alla traslazione tibiale anteriore e alla rotazione interna. Questi studi hanno evidenziato l’importanza di tale legamento nel mantenimento della stabilità rotazionale del ginocchio.
Indicazioni chirurgiche
Le indicazioni più comuni per la ricostruzione del legamento antero-laterale sono i casi di revisione del legamento crociato anteriore già sottoposti a ricostruzione e casi di importante lassità rotazionale del ginocchio associato ad un test esplosivo del Pivot-Shift. Ciò è in linea con la letteratura attualmente disponibile, che fa spesso riferimento a casi di revisione e casi associati ad importante lassità del ginocchio come indicazioni primarie per procedere con la ricostruzione del legamento antero-laterale. Studi biomeccanici hanno dimostrato che la grave lassità del ginocchio si verifica con la lesione del legamento crociato anteriore associato alla lesione del legamento antero-laterale.
L’instabilità rotazionale residua può essere una causa del fallimento clinico della ricostruzione del legamento crociato anteriore e la ricostruzione associata del legamento antero-laterale potrebbe essere una soluzione nel contribuire potenzialmente alla stabilità rotatoria sia nei casi di ricostruzione primaria sia nei casi di revisione.
La decisione di procedere alla ricostruzione può anche basarsi sul livello di attività del paziente, pazienti che praticano sports ad alto livello agonistico possono in alcuni casi essere candidati ad intervento di ricostruzione del LCA associato a ricostruzione del legamento antera-laterale, per ridurre i rischi di fallimento e migliorare la stabilità articolare.
Tecnica Chirurgica
La tecnica chirurgica per la ricostruzione del legamento antero-laterale, prevede la creazione di tunnel ossei nel punto anatomico di inserzione del legamento sia a livello femorale che tibiale utilizzando come innesto i tendini autologhi dei flessori (generalmente il tendine del muscolo gracile).
Altra procedura chirurgica associata alla ricostruzione artroscopica del LCA è la tenodesi extracapsulare laterale (LET). La tecnica introdotta da Lemaire nel 1967 e poi modificata prevedeva il prelievo della porzione centrale della bendelletta ileo-tibiale che veniva lasciata inserita sul tubercolo di Gerdy distalmente e veniva fissata prossimalmente sull’ epicondilo laterale nella zona di origine del legamento antero-laterale.
Tale tecnica è ritornata molto di moda alla luce dei nuovi studi sul legamento antera-laterale proprio per migliorare il controllo delle rotazioni del ginocchio nella chirurgia di ricostruzione legamentosa.
Buoni risultati clinici sono riportati nella letteratura contemporanea dopo la ricostruzione combinata del legamento crociato anteriore e del legamento antero-laterale in particolare rispetto alla riduzione della percentuale di fallimento del LCA ricostruito e al miglioramento delle percentuali di ritorno allo sport agonistico.